Il Giardino dei Cinque Continenti nel contesto della Cittadella monastica dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Tuttavia, è dopo l’Unità d’Italia che il destino della cittadella monastica mutò secondo quelle forme e finalità che ancora oggi ne rappresentano il cuore pulsante: l’educazione e la formazione. Il complesso riuscì inoltre ad evitare la legge sull’incremento statale dei beni degli ordini ecclesiastici perché fu considerato “Opera pia a carattere laicale” e, per rafforzare questo riconoscimento, vi venne fondata una scuola gratuita (AA.VV. 1997). |
Nel 1864, infatti, la cittadella aprì come scuola con solo trentadue fanciulle, fino ad arrivare al numero di cinquecento negli anni Settanta del 1800. Questa era formata da una classe materna, le cinque classi elementari e un corso magistrale di tre classi. Vi era poi una sala per i lavori domestici affidati ad una maestra speciale e consistenti in lavori di sartoria, di ricamo e di crestaia, a cui si aggiunse la particolare produzione di fiori artificiali, fino ad arrivare all’insegnamento della lingua francese, computisteria, declamazione, cantocorale e un corso di telegrafia. |
Di straordinaria importanza e vitalità per la storia della Cittadella, così come la sua fondatrice, sarà la presenza e l’attività di due donne: la principessa di Strongoli Adelaide del Balzo Pignatelli e Maria Antonietta Pagliara, il cui impegno in termini pedagogici e sociali portarono alla nascita dell’Istituto Universitario. |
Chiesa dell'Immacolata dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli
Nel luglio del 1895 la principessa Adelaide fondò la facoltà di
Magistero, che rappresentò la prima Università femminile italiana e che
nel 1901 sarebbe stata pareggiata a quelle di Roma e Firenze. La
direzione direzione fu invece affidata a Maria Antonietta
Pagliara, la prima donna in Italia a dirigere un istituto universitario
(AA.VV. 1997; Brugno 2000-2001).
Nel luglio del 2004, secondo Decreto Rettorale pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n.157, l’Istituto Universitario si è trasformato in Università
degli Studi Suor Orsola Benincasa, ateneo dotato di numerosi corsi
triennali e magistrali, scuole di specializzazione e una moltitudine di
master, con una particolare attenzione alle discipline
storico-artistiche e al patrimonio culturale italiano meridionale, di
cui la stessa cittadella si rende prova tangibile, rivelandosi una palestra
insostituibile (Brugno
2000-2001) per gli allievi che scelgono unaformazione mirata al settore
della tutela del patrimonio artistico e all’indagine storica -artistica
e archeologica.
Degna di osservazione, all’interno del complesso, è la particolare
attenzione posta nei confronti del mondo vegetale e naturale che
consente, ancora oggi, un esclusivo studio in loco delle rare e varie
specie vegetali, dalla sfera biologica a quella storico-artistica e
simbolica. Gli ambienti interessati, in questa prospettiva, sono L’antico
Chiostro e
il cosiddetto “Giardino dei Cinque Continenti” qui preso in esame. Aree,
queste, non solo dalla finalità e natura didattica, ma che consentono di
godere di straordinarie vedute della città, della sua stratificazione
storica e, insieme, di ricerca e formazione culturale.
Per una trattazione più accurata: l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli